Cosa sta facendo Huawei per rispondere alle preoccupazioni sulla sicurezza?

È difficile confutare affermazioni che non sono supportate da prove. In 30 anni di attività, non si è mai verificata alcuna grave violazione della sicurezza ma se qualcuno ritiene di poterci smentire, risponderemo puntualmente. A tutt'oggi non sono state prodotte prove.

Abbiamo costruito strutture di test nel Regno Unito, in Canada e in Germania, e ne stiamo progettando un'altra in Belgio per l'inizio del 2019. Queste strutture consentono ad esperti indipendenti di intelligence dei segnali e sicurezza informatica di valutare le nostre apparecchiature e i nostri prodotti software. Non sono state trovate prove che dimostrino l'esistenza di una cosiddetta "backdoor" da quando queste strutture sono state aperte.

Alla fine dell'anno scorso, abbiamo inoltre annunciato lo stanziamento di un fondo da 2 miliardi di USD (19 dicembre 2018) per migliorare il nostro software e consentire un maggiore controllo delle nostre apparecchiature. Questo denaro verrà utilizzato per costruire altri laboratori e assumere altre persone. Insieme ai test esterni, ciò renderà presto le nostre apparecchiature e prodotti software i più collaudati di qualsiasi azienda tecnologica al mondo. Non vogliamo lasciare dubbi sul fatto che le nostre apparecchiature non rappresentano una minaccia per la sicurezza informatica e che intendiamo garantire la più completa trasparenza.