La nuova legge sull'intelligence nazionale cinese, approvata lo scorso anno, costringe Huawei e altre società cinesi a cooperare con le autorità di intelligence cinesi. Come possiamo fidarci di voi?

Per essere assolutamente chiari, nonostante le numerose segnalazioni inesatte nei media, la legge cinese non impone a Huawei di installare "backdoor" in reti o apparecchiature. Questo punto è stato chiarito dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese. Abbiamo verificato questo punto in modo indipendente con il principale studio legale cinese, Zhong Lun, e il loro parere è stato esaminato e confermato da Clifford Chance, uno degli studi legali più importanti al mondo. Tale parere conferma che le disposizioni pertinenti della legge sul controspionaggio, della legge antiterrorismo, della legge sulla sicurezza informatica, della legge nazionale sull'intelligence e della legge sulla sicurezza dello Stato non consentono alle autorità governative della RPC di inserire backdoor, dispositivi di intercettazione o spyware nelle apparecchiature per telecomunicazioni.

Huawei non ha mai ricevuto richieste di questo genere e, se dovesse riceverle in futuro, rifiuterebbe categoricamente. Huawei è un'azienda indipendente: il cliente è al centro di tutto ciò che facciamo. Non comprometteremmo o danneggeremmo alcun paese, organizzazione o persona, specialmente quando si tratta di sicurezza informatica e protezione della privacy dell'utente.